Laser trattamento della retina

LASERTERAPIA DELLA RETINOPATIA DIABETICA

La miglior arma per la cura della retinopatia diabetica è sempre e comunque il buon compenso metabolico. Tale compenso è importante in ogni fase della retinopatia, anche nelle fasi più avanzate.
Quando si comincia ad avere un coinvolgimento retinico si parte dalla terapia laser, per poi passare a iniezioni di farmaci antiangiogenici o cortisonici per arrivare, negli stadi più avanzati della malattia, alla chirurgia vitreoretinica.

La terapia laser della retinopatia diabetica parte dalla diagnosi di localizzazione della retinopatia in quanto in una fase iniziale, è coinvolta solo la retina periferica, nella retinopatia pre-proliferante si utilizzano strategie di lasertrattamento focali. Il trattamento focale consiste nell’andare a cauterizzare le piccole aree di retina non più pervie che si iniziano a creare in media ed estrema periferia della retina individuate dall’esame fluorangiografico (FAG).
Nelle forme più avanzate, dove il coinvolgimento retinico è più esteso, si utilizza una tecnica di laser fotocoagulazione panretinica, cioè si amplia il trattamento a tutta la retina periferica conservando solo la parte centrale, la regione maculare.
A ogni stadio della malattia si può manifestare il coinvolgimento della macula con un edema, cioè la fuoriuscita di fluido dai capillari che circondano la regione centrale della macula, la fovea, creando un calo della vista.
Al Poliambulatiorio Medical Vista utilizziamo uno strumento laser ad altissima risoluzione di ultima generazione (OCT Optovue) per fare diagnosi di edema maculare diabetico.

 

Per il trattamento dell’edema maculare presso il Poliambulatorio Medical Vista il Dr. Pier Carlo Chiavellati utilizza il laser micropulsato (IQ 577 Yellow Laser Iridex).

Il trattamento micropulsato crea una reazione terapeutica sulla retina trattata senza un danno anatomico. Tali caratteristiche consentono l’applicazione del trattamento laser anche in zone retiniche che ci erano vietate fino a poco tempo fa, come la macula.
La maculopatia diabetica risponde molto bene al trattamento con il laser micropulsato se l’edema non supera i 500 µ. Se l’edema è più importante, è necessario prima di effettuare il laser, applicare una strategia combinata di una iniezione intravitreale di cortisone a lento rilascio o farmaci antiangiogenici (anti VEGF) per “asciugare” la macula.

 

LASERTERAPIA DELLE ROTTURE DELLA RETINA

Quando troviamo una rottura della retina periferica senza distacco retinico trattiamo la lesione con il laser per stabilizzarla ed impedire l’allargamento della rottura e il conseguente distacco di retina.
Il Dr. Pier Carlo Chiavellati presso il Poliambulatorio Medical Vista utilizza un laser di ultima generazione (IQ 577 Yellow Laser Iridex) per le piccole rotture recenti della retina, con poco o nullo sollevamento retinico.
Il laser crea delle piccole bruciature intorno ai margini della rottura. Queste poi si trasformano in piccole cicatrici che saldano i bordi della rottura impedendo il passaggio del fluido dalla rottura al di sotto della retina. Il lasertrattamento è indolore, si effettua ambulatorialmente e non richiede nessuna incisione chirurgica.

Dopo il trattamento il paziente può andare a casa immediatamente e riprendere le sue attività normali già dal giorno successivo. Naturalmente con un poco di prudenza per gli sforzi fisici e i traumi nelle successive tre settimane, il tempo in cui il trattamento laser cicatrizza completamente saldando in maniera definitiva la retina.

TRATTAMENTO DELLE PATOLOGIE VASCOLARI RETINICHE

Le patologie vascolari sono legate a occlusione dei capillari retinici o del nervo ottico.
Si possono avere sia occlusioni dei capillari venosi che delle arteriole retiniche. L’occlusione della vena centrale o dell’arteria centrale della retina provocano un danno molto più severo sia come sintomatologia sia come estensione del danno retinico.
In tutte le patologie sopra descritte si può avere un edema maculare e in questo caso il Dr. Pier Carlo Chiavellati presso il Poliambulatorio Medical Vista dispone per il trattamento di un laser di ultimissima generazione il laser micropulsato (IQ 577 Yellow Laser Iridex) che si è dimostrato risolutivo nella maggioranza dei casi associato o meno alle iniezioni intravitreali di farmaci.

 

LASERTRATTAMENTO DELLA MACULOPATIA UMIDA O ESSUDATIVA

MACULOPATIA “UMIDA” o ESSUDATIVA:
I pazienti con la meno comune forma di maculopatia, rappresenta circa il 20% del totale, possono essere trattati con laser di ultima generazione o con iniezioni intravitreali di farmaci anti-VEGF.
LASERTRATTAMENTO DELLA MACULOPATIA ESSUDATIVA:
In fase precoce, la maculopatia essudativa, può, essere trattata con laser di ultima generazione come il laser micropulsato (IQ 577 Yellow Laser Iridex) in dotazione al Poliambulatorio Medical Vista.

La fase pre essudattiva della maculopatia è rappresentata dalla degenerazione maculare drusenoide con “drusen soft”.
Il Dr. Pier Carlo Chiavellati tratta efficacemente questa lesione precoce con il laser micropulsato (IQ 577 Yellow Laser Iridex) del Poliambulatorio Medical Vista, perché le caratteristiche fisiche del raggio micropulsato non creano un danno anatomico alla retina e per questo motivo il laser micropulsato giallo può essere utilizzato anche in regione maculare con una strategia a griglia maculare che produce una stimolazione alla porzione di retina ancora sana per riassorbire le drusen rallentando in questo modo l’evoluzione verso la neovascolarizzazione sottorerinica e la maculopatia essudativa.
La procedura è assolutamente indolore e ambulatoriale e della durata di pochi minuti.
Il trattamento laser applicato al di fuori della regione maculare invece consiste in un raggio di luce fortemente focalizzato che chiude, sigilla i vasi sanguigni che perdendo fluidi danneggiano la macula e stimola la cicatrizzazione della lesione.

In casi selezionati utilizziamo anche la Terapia Fotodinamica (PDT) con Verteporfina.
Tale metodica consiste nel praticare un’infusione endovenosa della durata di 10 minuti di un marcatore, la Verteporfina. Raggiunta l’opportuna concentrazione a livello oculare, nei vasi patologici, il medicinale viene attivato usando uno specifico laser a bassa potenza, chiudendo, in modo selettivo, la lesione vascolare con minimo danno sulle strutture sane circostanti.
In casi selezionati si può associare la terapia anti-VEGF intravitreale con la terapia fotodinamica (PDT).