Il laser a femtosecondi è una delle novità più importanti degli ultimi anni. Questa tecnologia è stata sviluppata principalmente per la chirurgia refrattiva ma oramai ha trovato un utilizzo importantissimo per la chirurgia della cataratta.
La chirurgia rimane l’unica soluzione per risolvere i problemi di vista legati all’insorgenza della cataratta.
Negli ultimi dieci anni la chirurgia della cataratta è diventata molto più semplice e accettabile per il paziente con i disagi ridotti al minimo e un recupero funzionale estremante rapido. Nella maggior parte dei casi, già dopo uno o due giorni, la capacità visiva consente di svolgere le normali attività quotidiane.
L’intervento è ambulatoriale, cioè si torna a casa propria dopo un paio d’ore, dura circa 10 minuti ed è indolore.
Si effettua in anestesia topica, cioè si applicano solo poche gocce di collirio anestetico, senza più la necessità di iniezioni vicino all’occhio.
Durante l’intervento di facoemulsificazione il nucleo del cristallino, diventato cataratta, viene “frantumato” e aspirato con una sonda ad ultrasuoni e nello spazio così liberato si impianta il cristallino artificiale.
Il progresso nella tecnologia sia dei microscopi operatori sia dei facoemulsificatori ci consente di utilizzare degli ingressi nell’occhio estremamente piccoli fino a 1.8 mm, in questo modo è possibile evitare i punti di sutura alla fine della procedura.