La cataratta è l’opacizzazione della lente dell’occhio che sopravviene con il passare dell’età. Questo è il motivo per cui non è da considerarsi una malattia, ma la conseguenza dell’invecchiamento di una parte del nostro occhio.
La cataratta oltre che senile può essere causata da traumi oculari o assunzione prolungata di alcuni farmaci come il cortisone.
Si manifesta con un progressivo indebolimento della capacità visiva per lontano che si accompagna a una miopizzazione. Paradossalmente migliora la visione per vicino.
Uno dei primi sintomi, infatti, è la necessità di abbandonare gli occhiali per la lettura. Tale disagio si accompagna a difficoltà nella guida notturna, peggiorata dalla luce dei fari delle macchine e un progressivo ingiallimento dei colori.
Una volta posta la diagnosi di cataratta da parte del vostro oculista potrebbero passare mesi o anni per giungere alla necessità di effettuare l’intervento chirurgico che rimane ancora oggi l’unica cura per cataratta.
Grazie alle tecniche chirurgiche odierne l’intervento di cataratta risulta una chirurgia non invasiva, con un recupero quasi immediato della vista e di conseguenza delle proprie attività giornaliere.
L’intervento di cataratta viene eseguito in anestesia topica, quindi solo con gocce di anestetico.
L’asportazione della cataratta prevede l’impianto di un cristallino artificiale.
È compito dell’oculista scegliere in base alle esigenze e richieste del paziente il tipo di cristallino più idoneo.
Questo viene fatto grazie ad una visita pre-chirurgica dove il medico effettua una biometria dell’occhio e grazie a questa può stabile il potere del cristallino del paziente.
Ultima decisione, non per importanza, è la scelta della tipologia di cristallino artificiale. Il paziente può infatti scegliere fra cristallini monofocali, multifocali e a correzione torica.
La biometria consiste nella misurazione di determinati parametri dell’occhio per calcolare il potere della lentina intraoculare da impiantare durante l’intervento di cataratta o di sostituzione del cristallino.
Come per le lenti degli occhiali ogni individuo necessita di lenti personalizzate.
Per effettuare questo calcolo bisogna valutare la curvatura della cornea, attraverso il topografo corneale e la lunghezza del bulbo oculare, tramite un ecografo ad ultrasuoni.
Come per altri settori dell’oculistica negli ultimi anni si è avuto un grande sviluppo anche nelle strumentazioni per il calcolo della lente intraoculare.
Il Poliambulatorio Medical Vista utilizza oggi un nuovo tipo di biometro a luce laser, il biometro ottico Aladin Topcon, che integra la parte di valutazione della cornea con la misurazione della lunghezza del bulbo oculare mediante un raggio laser.
Il vantaggio di questa innovativa tecnologia risiede nella maggiore precisione della misurazione del bulbo oculare e l’integrazione con le altre misurazioni effettuate sempre con lo stesso strumento, permette un’estrema precisione di indagine.
Una volta acquisite le misure biometriche dell’occhio, con l’utilizzo di diverse formule matematiche si ottiene il calcolo vero e proprio del potere della lente. Tali formule sono sempre più precise e diverse formule si adattano a diversi tipi di occhio, miope, ipermetrope o astigmatico, ma anche a ai diversi tipi di lentine intraoculari.
La precisione sempre crescente della biometria ci permette di personalizzare il calcolo dalla IOL per ogni paziente, correggendo totalmente anche i difetti refrattivi più complessi.
Tutto ciò permette di estendere la sostituzione del cristallino anche a pazienti che vogliono correggere il loro difetto visivo con la sostituzione del cristallino anche prima che venga la cataratta o utilizzando lenti fachiche.
I cristallini artificiali che utilizziamo in sostituzione del cristallino naturale diventato cataratta si possono suddividere in:
Il Poliambulatorio Medical Vista utilizza con successo le lentine intraoculari “premium”.
Queste sono lenti che vanno oltre il classico cristallino monofocale, sono lenti “multifocali”, “toriche” e “multifocali toriche”
Per la cataratta
I cristallini multifocali sono la maggior novità degli ultimi anni nel campo della correzione dei difetti refrattivi nei pazienti con cataratta.
Con queste lentine possiamo correggere contemporaneamente la visione sia da lontano che da vicino, liberando così il paziente dagli occhiali definitivamente.
Le lenti toriche permettono di correggere l’astigmatismo. Negli ultimi anni si è sviluppata sempre maggiormente la necessità di dare al paziente operato una visione non solo “buona” ma ottima correggendo con precisione tutti i difetti refrattivi come l’astigmatismo.
I medici del Poliambulatorio Medical Vista con l’utilizzo di tecniche di biometria all’avanguardia sono in grado di correggere anche astigmatismo inferiori a 0,75 diottrie liberando il paziente operato di cataratta dall’obbligo di occhiali sia per lontano che per vicino.
Solo una attenta valutazione di ogni parametro consente al vostro oculista di dare l’indicazione per la scelta della lente “premium” migliore per ogni soggetto.
Per la correzione della presbiopia
La tecnologia d’avanguardia di queste lenti oggi ci consente anche di estendere il loro impiego non solo ai pazienti affetti da cataratta che vogliono togliere gli occhiali, ma anche a pazienti ultra cinquantenni insofferenti all’occhiale stesso e che possono quindi liberarsi da questa “schiavitù“ definitivamente.
Nella scelta del cristallino è importante eseguire una precisa biometria pre-chirurgica e valutare con attenzione quali sono le esigenze e le aspettative del paziente che si vuole sottoporre a questo tipo di chirurgia.
Per la correzione della presbiopia nei pazienti pseudofachici
Una novità nel campo della correzione della presbiopia indotta dell’intervento di cataratta con cristallini standard (monofocali) è rappresentata da una nuova lente multifocale che si impianta “sopra” il cristallino monofocale utilizzato nel primo intervento.
L’intervento è semplice e di breve durata in quanto si introduce solo il nuovo cristallino che si posizionerà con una tecnica “piggy back” davanti alla lente del paziente, ridandogli la possibilità di leggere senza occhiali e mantenendo inalterata la qualità della visione per lontano che già il paziente aveva.
La chirurgia rimane l’unica soluzione per risolvere i problemi di vista legati all’insorgenza della cataratta.
Negli ultimi dieci anni la chirurgia della cataratta è diventata molto più semplice e accettabile per il paziente con i disagi ridotti al minimo e un recupero funzionale estremante rapido. Nella maggior parte dei casi, già dopo uno o due giorni, la capacità visiva consente di svolgere le normali attività quotidiane.
L’intervento è ambulatoriale, cioè si torna a casa propria dopo un paio d’ore, dura circa 10 minuti ed è indolore.
Si effettua in anestesia topica, cioè si applicano solo poche gocce di collirio anestetico, senza più la necessità di iniezioni vicino all’occhio.
Durante l’intervento di facoemulsificazione il nucleo del cristallino, diventato cataratta, viene “frantumato” e aspirato con una sonda ad ultrasuoni e nello spazio così liberato si impianta il cristallino artificiale.
Il progresso nella tecnologia sia dei microscopi operatori sia dei facoemulsificatori ci consente di utilizzare degli ingressi nell’occhio estremamente piccoli fino a 1.8 mm, in questo modo è possibile evitare i punti di sutura alla fine della procedura.
La tecnologia in campo oculistico ha fatto passi da gigante negli ultimi 10-15 anni e il laser a femtosecondi è una delle novità più importanti insieme alle nuove lentine intraoculari multifocali e toriche.
La tecnologia del laser a femtosecondi è stata sviluppata inizialmente per la chirurgia refrattiva ma oramai ha trovato un utilizzo importantissimo anche per la chirurgia della cataratta.
Oggi con questo nuovo laser possiamo veramente parlare di chirurgia senza bisturi trasformando un atto puramente medico in un intervento “refrattivo”, cioè in grado di liberare il paziente dell’uso di occhiali o lenti a contatto.
Con la chirurgia con il femto-laser possiamo personalizzare l’intervento e renderlo meno invasivo e più sicuro.
La personalizzazione dipende dal fatto che il laser utilizzando tecnologie avanzate acquisisce immagini ad altissima risoluzione dell’occhio in tempo reale. I parametri così ottenuti sono utilizzati per pianificare ed eseguire una chirurgia con un grado di precisione non raggiungibile dalla chirurgia tradizionale.
La sicurezza deriva dal progresso tecnologico che riduce il rischio di errori legati all’operatore nelle manovre chirurgiche più delicate, infatti il laser produce una capsuloressi perfetta e centrata nella posizione migliore per ogni paziente, frammenta il nucleo della cataratta che poi dovremo solo aspirare e ci consente di praticare le aperture necessarie per l’esecuzione dell’intervento senza bisogno di tagliare nulla.
Finalmente la chirurgia con il laser senza bisturi.
La cataratta con il femto-laser si sposa perfettamente con l’utilizzo di lenti multifocali o toriche per poter offrire al paziente la miglior esperienza chirurgica possibile.